Fitoterapia, usare le piante medicinali per la prevenzione delle malattie

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Fitoterapia, usare le piante medicinali per la prevenzione delle malattie

La Fitoterapia è la scienza che tratta la cura e la prevenzione delle malattie per mezzo delle piante medicinali e dei prodotti fitoterapici. 

Studia le capacità curative delle piante o delle droghe vegetali (cioè le parti della pianta medicinale essiccate e utilizzate a scopo terapeutico), le indicazioni di massima, le controindicazioni relative, la posologia e le opportune vie di somministrazione

 

Cosa sono le piante medicinali (Organizzazione Mondiale della Sanità) :

quelle che comunque introdotte o messe a contatto con un organismo umano o animale, svolgono in esso un’attività farmacologica anche blanda”.

Più ampio è invece il significato del termine “pianta officinale” perché comprende piante utilizzate sia nel settore farmaceutico che in altri settori industriali, come quello liquoristico, cosmetico, alimentare, ecc.

Recentemente l’OMS ha stimato che almeno l'80% della popolazione mondiale trova nelle piante la principale, se non esclusiva, fonte terapeutica.

Con l’avvento della chimica e dei primi farmaci di sintesi, la fitoterapia è stata accantonata, ma negli ultimi decenni è stata riscoperta, come medicina integrativa da affiancare a quella ufficiale.

Oggi, circa il 40% dei farmaci monomolecolari moderni deriva direttamente o indirettamente dalle piante.

Le piante sono un regno di esseri viventi che comprende circa 350.000 specie di organismi , identificati comunemente come alberi, erbe, arbusti, succulente, felci,muschi e molti altri ancora a seconda dell'aspetto.

Nel corso della complessa storia della Tassonomia delle piante, i continui cambiamenti apportati dai botanici sistematici hanno generato la produzione di diverse categorie, basate soprattutto su distinzioni morfologiche e riproduttive

La maggior parte delle piante esistenti e conosciute, tuttavia, sono incluse nel gruppo delle Angiosperme (divisione Magnoliophyta) con circa 250.000 specie che si distinguono dalle altre divisioni per la produzione di fiori, seguita, dopo l'impollinazione, dalla formazione di semi racchiusi e protetti all'interno di un frutto

Per la biologia le piante hanno alcune caratteristiche fondamentali:

Sono organismi autotrofi, cioè riescono a sintetizzare le proprie molecole organiche a partire da sostanze inorganiche (da aria, acqua, terreno minerale), utilizzando energia non derivante da sostanze organiche assimilate.

Grazie all'autotrofia, le piante sono i produttori primari negli ecosistemi terrestri, formando la base della catena alimentare, da cui dipende l'esistenza degli animali e degli altri organismi eterotrofi.

Per l'approvvigionamento energetico svolgono la fotosintesi, un insieme di reazioni biochimiche, che permette di catturare parte dell'energia solare trasformando l'anidride carbonica in zuccheri ed altre sostanze.

Sono formate da cellule eucariote, cioè cellule evolute, dotate di un vero e proprio nucleo

Le pareti cellulari sono strutturate con una base di cellulosa e le cellule stesse possono immagazzinare amido come fonte energetica di riserva.

 

Le piante sono esseri senzienti?

Le piante percepiscono molecole perché le loro cellule sono dotate di recettori di sostanze volatili; usano questa forma di odorato, per esempio, per ricevere informazioni dall'ambiente.

Le cellule delle radici avvertono la presenza di nutrienti come azoto e fosforo; la crescita delle radici si rivolge verso la direzione degli elementi.

Le piante sono anche in grado di "sentire". Le piante carnivore, come la Dionea hanno sulle foglie-trappola dei peli sensibili che rilevano la presenza degli insetti e consentono alle trappole di chiudersi immediatamente, impiegando meno di un secondo, la Mimosa pudica ritrae addirittura le foglie se toccata.

Le piante individuano la luce grazie a molecole presenti sulle foglie (come i fitocromi) che agiscono da recettori.

Diverse specie di piante sono in grado di percepire l'umidità del terreno, la gravità, la CO2 o altri composti chimici.

Come "difesa passiva" usano centinaia di molecole, quali l'acido salicilico, la morfina, la nicotina la caffeina, Queste molecole rendono la pianta poco appetibile o velenosa.

 

Interagiscono tra loro?

Il mezzo di comunicazione preferito dei vegetali, anche tra specie diverse, è l'emissione di molecole, composti chimici emessi da una pianta che determinano una reazione di difesa in un'altra pianta  come accade ad esempio per  l'artemisia, che se ferita, emette dei composti chimici che allertano le piante vicine

Alcune addirittura comunicano con gli animali: il tabacco, il cotone o il fagiolo del Perù, quando sono attaccati da insetti, producono molecole che attirano altri insetti predatori che le liberano dai loro aggressori.

Le piante creano una rete sotterranea con altri esseri viventi per scambiarsi informazioni: in particolare usano i filamenti dei funghi che vivono in simbiosi con le radici, per scambiarsi segnali chimici