Cordyceps sinensis, fungo medicinale

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Cordyceps sinensis, fungo medicinale

Cordyceps sinensis

 

Il Cordyceps sinensis è un fungo medicinale di antichissima tradizione, venerato a tal punto che nella Cina imperiale il suo uso era riservato unicamente alla famiglia reale. In Cina è considerato ancora oggi tesoro medicinale nazionale, un tonico prezioso e virtualmente sacro.

Aiuta a rigenerare l’organismo dopo malattie debilitanti, apportando energia a corpo e mente: nella tradizione orientale è il fungo della potenza, conferisce vigore, resistenza e forza di volontà. Cresce sulle montagne del Tibet, tra i 4.000 e 6.500 metri d’altezza.

Il micelio è racchiuso nella larva mummificata di un lepidottero, da cui il fungo germina.

Il nome Cordyceps deriva infatti dal latino “cord” pianta e “ceps” testa, e questa unione di parole descrive accuratamente la forma di questo fungo che si estende dalla cassa mummificata di una larva di insetto, generalmente l’Hepialis armoricanus. Oggi poiché la richiesta è molto elevata, il fungo viene coltivato e le migliori aziende produttrici hanno trovato un sistema di coltivazione in ambiente controllato, che simula le condizioni climatiche e barometriche dell’ambiente naturale di crescita del fungo, e che non necessita della inoculazione nella larva di lepidottero.

Il Cordyceps è caratterizzato dall’essere estremamente ricco tanto di beta-glucani, quanto di altri polisaccaridi con accertate capacità immunomodulanti.

Contiene tutti gli amminoacidi essenziali, le vitamine E, K, B1, B2 e B12, mono-, di- e oligosaccaridi, polisaccaridi, proteine, steroli, macro e microelementi (K, Na, Ca, Mg, Fe, Cu, Mn, Zn, Pi, Se, Al, Si, Ni, Sr, Ti, Cr, Ga, V e Zr).

Tra i componenti bioattivi più potenti del fitocomplesso ci sono gli analoghi dei nucleosidi: la Cordicepina (3’-deossiadenosina), l’acido cordicepico, la 2’-deossiadenosina e altri analoghi dei nucleotidi deossigenati. La cordicepina in particolare, è un derivato del nucleoside adenosina, differente da essa per l'assenza di un atomo di ossigeno nella posizione 3 dell'anello di ribosio; alcuni enzimi non distinguono la cordicepina dall'adenosina, essendo queste due molecole molto simili tra loro. Per questo motivo la cordicepina può partecipare ad alcune reazioni biochimiche, ad esempio essere incorporata in una molecola di RNA, in modo da terminarne prematuramente la sintesi. Questo componente del fitocomplesso di Cordyceps sinensis è stato quindi oggetto di molte sperimentazioni, volte a convalidarne l’efficacia nella terapia antivirale e anticarcinomatosa(1).

Numerosi studi dimostrano l’effetto immunomodulante del Cordyceps sinensis, che si è dimostrato capace di regolare il livello delle sottopopolazioni linfocitarie T(2), e soprattutto di interagire con la popolazione cellulare NK. Infatti, in uno lavoro pubblicato nel 2012, i polisaccaridi contenuti nel fitocomplesso del Cordyceps sono stati studiati per verificare la loro attività immunomodulante, e si è potuto dimostrare un netto miglioramento dell’indice di fagocitosi dei macrofagi e della proliferazione dei linfociti NK, correlato alla somministrazione del fungo stesso, in animali da laboratorio. Uno studio in vitro ha inoltre dimostrato che il Cordyceps accresce in modo rilevante l’attività delle cellule NK, oltre a promuoverne la proliferazione, tanto negli individui sani quanto nei soggetti affetti da leucemia: secondo questo studio, infatti, il Cordyceps ha accresciuto l’attività delle cellule NK del 74 % in soggetti sani e del 400 % in pazienti affetti da leucemia. Analoghi miglioramenti dell’attività delle cellule NK si sono verificati in casi di estesi melanomi(3).

Il Cordyceps sinensis è inoltre prezioso per la funzionalità renale: esso preserva il rene da insulti farmacologici e non, specialmente in soggetti defedati, come dimostrato da un interessante articolo che ha valutato il miglioramento della condizione di nefrotossicità indotta da aminoglicosidi in un gruppo di pazienti, promosso dall’assunzione del fungo(4).

Infine il Cordyceps sinensis assunto in modo regolare, è risultato capace di aumentare di circa il 28% i livelli di ATP nell’organismo. L’ATP oltre a costituire la fonte di energia principale dell’organismo è anche necessaria per tutti i processi enzimatici, compresi quelli di detossificazione(5).

È quindi particolarmente interessante utilizzare il Cordyceps per periodi di tempo protratti, nei soggetti sottoposti a sforzi fisici, nei convalescenti, nei defedati e negli sportivi, poiché incrementa la resistenza fisica dell’atleta, migliorando quindi nel contempo anche le prestazioni sportive, e aiuta l’eliminazione dei prodotti tossici del catabolismo dovuti a intenso allenamento o attività agonistica.

Alcuni studi hanno infatti dimostrato che l’assunzione di questo fungo ha portato ad un miglioramento dell’utilizzo dell’ossigeno da parte delle cellule muscolari, oltre ad un aumento della quota di ATP disponibile; si ottiene così più energia a disposizione della cellula, con il risultato di allungare i tempi di performance aerobica, di aumentare la resistenza alla fatica, che viene avvertita più tardivamente, e di migliorare la qualità finale della performance stessa (6).

 

     

      Bibliografia

 

  1. Cordycepin down-regulates multiple drug resistant (MDR)/HIF-1α through regulating AMPK/mTORC1 signaling in GBC-SD gallbladder cancer cells. Int J Mol Sci.2014 Jul 18;15(7):12778-90. Doi: 10.3390/ijms150712778. Wu WD, Hu ZM, Shang MJ, Zhao DJ, Zhang CW Hong DF, Huang DS.)
  2. Immunomodulatory effect of polysaccharides from submerged cultured Cordyceps gunnii. Pharm Biol. 2012 Sep;50(9):1103-10. Doi: 10.3109/13880209.2012.658114. Epub 2012 Jul 25.Zhu ZY, Chen J, Si CL, Liu N, Lian HY, Ding LN, Liu Y, Zhang YM.

 

      3.Effects of Cordyceps sinensis (CS) on in vitro natural killer cells. Zhongguo Zhong Xi Yi Jie He Za Zh. 1992 May;12(5):267-9, 259. Liu C, Lu S, Ji MR.

 

     4.Amelioration of aminoglycoside nephrotoxicity by Cordyceps sinensis in old patients. Zhongguo Zhong Xi Yi Jie He Za Zhi. 1994 May;14(5):271-3, 259.Bao ZD, Wu ZG, Zheng F.

 

    5.Jpn J Pharmacol. 1996 Jan;70(1):85-8. Effects of the mycelial extract of cultured Cordyceps sinensis on in vivo hepatic energy metabolism in the mouse. Manabe N1, Sugimoto M, Azuma Y, Taketomo                 N, Yamashita A, Tsuboi H, Tsunoo A, Kinjo N, Nian-Lai H, Miyamoto H.

    6.Evid Based Complement Alternat Med. 2015;2015:174616. doi: 10.1155/2015/174616. Epub 2015 Aug 17. Studies on the Antifatigue Activities of Cordyceps militaris Fruit Body Extract in Mouse Model.               Song J1, Wang Y1, Teng M1, Cai G1, Xu H1, Guo H1, Liu Y1, Wang D1, Teng L1.